LA TERAPIA BIOLOGICA NEL TUMORE DEL CANE E DEL GATTO
La Terapia Biologica immunoneuroendocrina nei tumori puo’ essere una speranza per i tanti casi di tumore che colpiscono il cane ed il gatto.
E’ la terapia del Prof di Bella che modifica a livello recettoriale la proliferazione delle cellule neoplastiche creando condizioni di crescita ostili solo alle cellule tumorali lasciando intatte le cellule sane. E’ una terapia che agisce sulla biologia della cellula tumorale riducendo al minimo la tossicita’
I farmaci del metodio Di Bella( Mdb) variano in dipendenza della singola patologia neoplastica, dello stadio del tumore, della sua dislocazione e/o metastatizzazione, delle condizioni cliniche e fisiologiche del paziente.
Nel cane e nel gatto i protocolli vanno modificati in relazione allo stato generale, eventuali disfunzioni d’organo che richiedono una riduzione del dosaggio dei farmaci ,inoltre la sensibilita’ individuale di ogni rimedio va presa in considerazione sulla durata del trattamento seguendo l’evoluzione del tumore con esami del sangue ed diagnostica per immagine.
La terapia agisce attraverso meccanismi di fisiologia recettoriale neuroendocrina creando le condizioni ostili alla crescita e proliferazione tumorale ,lasciando poi il compito al sistema immunitario a combattere e arginare il tumore
Alcuni Chemioterapici sono presenti nel protocollo in dosi bassissime sfruttando le proprieta’ antiangiogenetiche e citostatiche (Chemioterapia Metronomica)senza ricorrere invece a quei dosaggi citotossici della chemioterapia tradizionale che debilitano gravemente il paziente creando le condizioni di una ripresa della massa neoplastica ancora piu’ aggressiva e difficilmente controllabile.
Il protocollo Di Bella prevede * Somatostatina; * Melatonina (coniugata ad adenosina e glicina); * Retinoidi * Bromocriptina e Cabergolina; * Vitamina D3; * Acido Ascorbico (vitamina C) * Ciclofosfamide e/o Idrossiurea,Talidomide ecc (antiblastici in dosaggi minimali).
La Somatostatina: è un ormone secreto dall’ipotalamo ( si tratta di una parte del cervello che, per esempio, regola la temperatura corporea, l’appetito ed il sonno), che però è presente anche in altri tessuti, ed in particolare nell’ apparato gastrointestinale, nel pancreas, nella retina. Questo ormone ha molte funzioni, principalmente di carattere inibitorio ( cioè di rallentamento ), “frena” il rilascio dell’ormone della crescita, il cosiddetto “ormone somatotropo” (il GH ) che, prodotto dall’ipofisi ( è una ghiandola del cervello ), permette lo sviluppo dello scheletro osseo e dei tessuti; inoltre è attivo anche in tutti i processi di accrescimento e di ricambio dei tessuti, e in particolare, in quelli delle cellule tumorali (la crescita del cancro è infatti di solito rapidissima ed invasiva proprio perchè “sfrutta” in maniera abnorme l’ ormone della crescita).
E’ proprio sull’ Ormone della Crescita (GH) che agisce la Somatostatina, riducendola sua produzione al minimo possibile, in modo che la cellula cancerosa non possa più crescere, cominci ad invecchiare ed infine muoia.
Il Prof. Di Bella ha per primo adottato e comunicato circa l’uso della somatostatina nella terapia dei tumori La somatostatina però esercita una forte azione di rallentamento non soltanto sull’ormone della crescita, ma anche su numerosi altri ormoni, quali ad esempio l’insulina ed il glucagone ( ed è quindi implicata nel controllo della concentrazione dello zucchero nel sangue, e cioè della glicemia, inoltre inibisce la secrezione acida dello stomaco, il rilascio di enzimi nel pancreas, la motilità della colecisti, ed infine agisce anche come neurotrasmettitore, rendendo cioè possibile la trasmissione degli impulsi nervosi da una cellula all’altra in molte zone del cervello.
Dato che l’emivita della somatostatina ( cioè il tempo dopo il quale la sua concentrazione nel sangue si dimezza) – è molto breve di conseguenza la somministrazione in unica soluzione sortirebbe effetti modesti o transitori, essa deve essere inoculata con siringa temporizzata, preferibilmente nelle ore notturne, per un periodo di 8-12 ore.
La Somatostatina viene però impiegata anche nella cura dei tumori comuni, in quanto essa ha una azione antiproliferativa (impedisce cioè la replicazione delle cellule tumorali), che si manifesta attraverso due diversi meccanismi ,inoltre, quando un tumore è in fase di accrescimento, si ha anche una parallela formazione di nuovi vasi sanguigni,( perchè il tumore per vivere ha bisogno di circolazione sanguigna) avendo però la somatostatina una notevole azione di freno anche sulla crescita vascolare (è la sostanza con azione “antiangiogenetica” per eccellenza, impedisce, in altri termini, la formazione di nuovi vasi sanguigni ) contribuisce ad accentuare la sua azione antitumorale.
Effetti collaterali: a volte si manifestano effetti collaterali, facili da eliminare da parte di un medico esperto e, in ogni caso, di breve durata, i più comuni sono: * Dolori addominali (soprattutto crampi); * Diarrea; * Malassorbimento; * Nausea; * Flatulenza; * Disturbi digestivi; * Esagerata perdita di grasso con le feci .
Va quindi considerata la tolleranza alla Somatostatina specie nel gatto che puo’ dare molti effetti collaterali e difficolta nella gestione nella somministrazione non sempre gestibile.
La Melatonina, è una sostanza che si credeva secreta unicamente dalla ghiandola pineale ( o epifisi ) studi risalenti ormai da parecchi anni fa hanno invece dimostrato che essa è prodotta in diversi altri distretti dell’organismo.
La pineale produce melatonina soprattutto in risposta ad alcuni stimoli provenienti dall’ambiente esterno, in particolare a seconda delle variazioni di luminosità, raggiungendo i valori massimi quando il soggetto si trova al buio, e minimi con la luce diurna. .Essa sembra avere un ruolo importante nel favorire l’entrata in azione delle difese naturali dell’organismo ( è stato osservato, ad esempio, che nei ratti un rallentamento della produzione di melatonina, indotto con dei farmaci o con una esposizione permanente alla luce, deprime sensibilmente le risposte immunitarie dei loro organismi ). Si può inoltre affermare che la melatonina è un importantissimo “distributore” di energia a tutto quanto l’organismo ( in particolare essa porta i radicali energetici AMP, ADP, e ATP all’interno delle cellule del midollo, dove nasce il sangue ). Tra l’altro la sua somministrazione porta ad un aumento delle piastrine ( migliorando così l’impermeabilità delle pareti dei vasi sanguigni di fronte ai tentativi di infiltrazione da parte delle cellule tumorali; ed è esattamente il contrario di quanto avviene con i farmaci chemioterapici, che invece la indeboliscono), come anche dei linfociti, che danno vita alla sintesi degli anticorpi ( esaltando quindi le difese immunitarie e favorendo così la creazione di una serie di robuste barriere contro il tumore).
La melatonina sarebbe poi molto utile anche per il metabolismo nervoso, ed infine essa ha pure un effetto direttamente anticancerogeno, dato che blocca la trascrizione genica a livello dell’RNA.
Meccanismi molecolari degli effetti anticancro della melatonina : sopprime l’angiogenesi tumorale, inibendo la stabilizzazione di HIF-1 alfa in ipossia Diminuzione del contenuto di ossigeno nel sangue o in qualsiasi altra parte dell’organismo. L’angiogenesi è un mediatore importante di progressione del tumore. Una sostenuta espansione di una massa tumorale richiede la formazione di nuovi vasi sanguigni per fornire rapida proliferazione delle cellule tumorali con un adeguato approvvigionamento di ossigeno e sostanze nutritive. Il regolatore chiave di ipossia indotta angiogenesi è il fattore di trascrizione conosciuto come il fattore ipossia-inducibile (HIF) -1. HIF- 1alfa è stabilizzata da ipossia indotta da specie reattive dell’ossigeno (ROS) e aumenta l’espressione di diversi tipi di geni ipossici, compresa quella del noto come attivatore angiogenico fattore di crescita endoteliale vascolare delle cellule (VEGF),la melatonina quindi svolge un ruolo centrale nella soppressione del tumore attraverso l’inibizione dell’angiogenesi HIF-1-mediata.
La melatonina, inoltre, riesce a modificare il metabolismo dei prodotti cancerogeni di origine chimica assimilati dall’organismo ed a limitare l’azione dello stress, che, abbassando le difese immunitarie, concorre alla progressione ed alla crescita delle neoplasie.
I Retinoidi, agiscono sui fattori di crescita del nucleo delle cellule.
La parola “retinoide” trae origine dal ruolo fondamentale che queste sostanze svolgono nei processi della vista, e dal fatto che esse si trovano normalmente nella retina. Senza di queste sostanze non sarebbe infatti possibile vedere, anche se esse sono presenti in quantitativi estremamente piccoli (si va da un miliardesimo fino a cento miliardesimi di milligrammo). La Vitamina A ( il retinolo), della quale esistono ben tre diversi tipi che funzionano sinergicamente, riesce a stabilizzare in maniera assolutamente eccezionale i potenziali della membrana cellulare. Essa è indispensabile per : * la vista; * la crescita ( campo nel quale essa svolge un ruolo veramente fondamentale, tanto da essere chiamata anche “vitamina dell’accrescimento”, o “della crescita normale”); * garantire le normali funzioni dei tessuti epiteliali ( come la cornea) e delle ossa; * la riproduzione e lo sviluppo dell’embrione; * l’integrità del sistema delle difese naturali. Dato che la vitamina A regola la proliferazione di alcuni tessuti, sono state a lungo studiate le sue potenziali attività anticancerogene, e si è verificato che la sua carenza, negli esseri umani, fa crescere la loro predisposizione alla formazione di tumori.
Va però notato che la trasformazione che l’organismo fa di alcune sostanze chiamate “carotenoidi” ( di queste la più importante è il Beta-carotene, che si trova anche nelle carote) in Vitamina A si verifica nelle cellule epiteliali dell’intestino e nel fegato; di conseguenza, se il fegato è malandato e deficitario nelle sue funzioni, questa trasformazione non avviene, o avviene come non dovrebbe, inoltre il gatto non possiede l’enzima che converte il betacarotene in forma attiva in tal caso lo sciroppo viene formulato senza retinoidi.
A livello cellulare, l’attività anti-leucemica e anti-cancro dei retinoidi è il risultato di tre cause principali, la differenziazione delle cellule, l’inibizione della crescita ed apoptosi
La Vitamina E, • Azione Antiradicali liberi • anti ossidante • Preventiva della cancerogenesi • Antiproliferativa • Proapoptotica • Attività chemiosensibilizzante e chemioprotettiva • Antiangiogenica ha una importante azione antiossidante . Essa previene l’ossidazione delle cellule e la formazione di composti tossici. E’ inoltre provato che esiste una relazione tra Vitamina A e Vitamina E, tanto è vero che l’assorbimento della Vitamina A, da parte dell’intestino, è favorito appunto dall’azione della Vitamina E, e che, forse proprio a causa del suo effetto antiossidante, che ne impedisce la degradazione, la Vitamina E ottiene il risultato di potenziare la concentrazione della Vitamina A nel fegato ed in altre cellule dell’organismo
La soluzione di retinoidi, citata all’inizio del presente prospetto, è stata ideata dal Prof. Luigi Di Bella, realizzata con la collaborazione del Dr. Vigildo Ferrari (chimico e farmacista di riferimento per i galenici della Mdb), e prescritta fin dalla metà degli anni settanta.
La Vitamina C è un potente ossido riduttore la formula meglio assimilata e’ quella liposomiale
La Vitamina D3, rinforza, unitamente alle altre vitamine che vengono prese, le condizioni biologiche dell’organismo ed è un potente antiblastico.(da notare che la composizione di retinoidi e di vitamine è appositamente calibrata in modo che non si arrivi mai ad un accumulo eccessivo di queste sostanze nell’organismo.) possiede un’azione immunomodulante ,fondamentale per l’attivita’ del sistema immunitario nel fronteggiare la neoplasia .
La Bromocriptina, è un farmaco che solitamente viene impiegato nella cura del Morbo di Parkinson ed in quella della iperprolattinemia (malattia che è caratterizzata da una eccessiva secrezione di un ormone chiamato “prolattina”, il quale è prodotto dall’ipofisi.
La prolattina è un importante fattore di crescita, e favorisce l’ azione proliferativa delle cellule, inibirne la secrezione è fondamentale per contenere la crescita tumorale.
La ciclofosfamide , è un farmaco antitumorale che interagisce con il DNA delle cellule, alterandone integrità e struttura. Essa viene usata spesso, in associazione con altri antitumorali per periodi limitati e con dosaggi decrescenti. . E’ inserito nell’MDB a dosaggi nettamente più contenuti che in oncologia utilizzandone le sue proprietà proapoptotiche e citostatiche, conseguibili con dosaggi modesti e più tollerati. Gli effetti tossici della sostanza, tra cui depressioni midollari con anemia, leucopenia, piastrinopenia, sono in gran parte attenuati e contenuti dagli altri componenti dell’MDB quali vitamine e melatonina. Le gravi depressioni midollari rappresentano comunque una controindicazione all’impiego della sostanza anche nell’MDB. Si tratta tra l’altro di dosi veramente minime ( un centesimo o anche un duecentesimo delle dosi che abitualmente vengono prescritte) e che vengono somministrate per bocca. Queste microdosi di antiblastici sono previste, nel quadro della Terapia Di Bella, non con una finalità citotossica bensì allo scopo di accelerare l’apoptosi, la morte naturale della cellula neoplastica.
In conclusione di questa breve panoramica sulla Terapia Di Bella, va ricordato che tutti i farmaci di cui abbiamo parlato, se presi singolarmente, hanno effetti antitumorali modesti o transitori, mentre è la loro associazione consente di ottenere dei risultati positivi sfruttando la loro sinergia come un lavoro di squadra dove ogni singolo rimedio da il suo contributo .
Gradualmente, si ottiene dapprima un rallentamento della crescita tumorale, quindi il blocco della riproduzione e della crescita e quindi il lento ma inesorabile processo dell’apoptosi il complesso di principi attivi agisce praticamente su tutte le forme tumorali ( ad oggi sono stati classificati circa 110 diversi tipi di neoplasie nell’uomo )
L’efficacia della terapia è ovviamente condizionata da numerosi fattori legati alle condizioni del paziente, allo stadio del tumore, alla costanza e precisione nell’osservanza delle prescrizioni, alla purezza dei galenici (Soluzione di retinoidi e Melatonina).
NON è una terapia che si pratica a cicli: essa deve essere continuata il più delle volte per qualche anno, naturalmente con graduale eliminazione di qualche farmaco
Riassumendo, il Metodo Di Bella (MDB) persegue tre obbiettivi: 1) difesa dall’aggressione neoplastica di tutte le strutture, tessuti, parenchimi e funzioni biologiche vitali 2) Blocco della proliferazione e disseminazione neoplastica; 3) Inibizione delle mutazioni della cellula tumorale.
L’inserimento di molecole apolari come l’alfatocoferolo (Vit.E) ed il betacarotene tra i fosfolipidi della membrana cellulare, stabilizza la parete cellulare preservandola dai danni ossidativi e dai radicali liberi inoltre la vit E preserva anche dall’ossidazione della ciclofosfamide
La Multiterapia Di Bella (MDB si prefigge di ridurre le dimensioni della neoplasia o di arrestarne o rallentarne la crescita e comunque in tutti i casi di migliorare la qualità di vita del paziente. Tutto questo senza ricorrere a trattamenti particolarmente aggressivi, tanto da essere ben tollerata nella maggior parte dei casi anche per lunghi periodi di tempo. L’efficacia della terapia può dipendere da numerosi fattori. Oltre alle variabili individuali di ogni paziente, e il tipo di neoplasia, è importante che venga iniziata il più precocemente possibile e preferibilmente in assenza di altri trattamenti immunosoppressori (come la chemioterapia).
dott Alessandro Prota
Esperto in Medicina Integrata Veterinaria
Affermazioni derivanti dalla mia pratica professionale
http://metododibella.org/pubblicazioni-scientifiche.html#.Xmth2G5FzIU
http://www.metododibella.org/it/Pubblicazioni-Scientifiche-del-Prof.-Luigi-Di-Bella.html#.VqY6-LfSnce
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