EPILESSIA IDIOPATICA NEL CANE E NEL GATTO: LA TERAPIA
Sempre piu’ cani e gatti sono affetti da crisi epilettiche ,una malattia molto impegnativa nella gestione che impegna non poco il proprietario .
Le crisi epilettiche – sono legate ad una ‘irritazione’ del cervello, causata da svariati fattori. Alcune soggetti presentano un cervello facilmente irritabile per fattori genetici. In altri casi le crisi sono determinate da una lesione del cervello (il cosiddetto focolaio epilettogeno) di varia natura: malformativa, tumorale, infettiva, cicatriziale, traumatica. Anche le manifestazioni dell’epilessia possono essere varie, in dipendenza della zona del cervello colpita parla di crisi generalizzate, di cui l’espressione più nota è costituita dalla con perdita di coscienza. Quando invece le crisi sono limitate ad una porzione ristretta di cervello, si parla di epilessia parziale o focale: le manifestazioni cliniche possono essere molto varie, in dipendenza della della parte di cervello colpita. Si possono avvertire odori, vedere luci, avere movimenti involontari di arti, sentire formicolii o altre sensazioni agli arti, a volte la crisi, iniziata come focale, può estendersi a tutto il cervello, divenendo generalizzata”.
Un recente studio in campo umano pubblicato sulla rivista Epilepsy & Behaviour avverte che l’ansia costituisce un fattore chiave per lo scatenamento di manifestazioni assimilabili a veri e propri attacchi epilettici
In alcuni studi sempre nel settore umano si è visto che la melatonina, agisce attraverso un’azione inibitoria generalizzata, impedendo la scarica epilettica contemporanea di un gran numero di neuroni”. Si eè constatato che basse concentrazioni di melatonina prima della crisi potrebbero favorirne l’insorgenza, mentre l’aumento della melatonina avrebbe un effetto sedativo sulla crisi. In conclusione ”mantenere la melatonina a livelli normali potrebbe essere una possibile terapia preventiva contro le crisi epilettiche in questi pazienti”
C’è una forte legame tra infiammazione intestinale e cerebrale in umana per esempio e’già noto il legame tra intolleranza al glutine e autismo .C’e’ quindi una comunicazione tra mastociti della parete intestinale e il microglia del cervello (20% delle cellule del sistema nervoso ), la principale linea di difensiva del sistema nervoso che si occupa di difendere il sistema nervoso da agenti estranei ,purtroppo i studi in campo veterinario sono spesso finalizzati solo al farmaco e poco sulle cause di una eventuale disbiosi intestinale Con l’infiammazione della parete intestinale i mastociti producono l’interleukina 1 beta che stimola la secrezione di un neuraopeptide il CGRP che determina la vasodilatazione dei vasi cerebrali, inoltre la vasodilatazione dei vasi cerebrali è dovuta anche alla cortisolemia sistemica elevata per l’infiammazione che riduce la produzione di serotonina, dei gaba e dopamina che mudulano l’eccitazione con una prevalenza della noradrenalina che stimola l’eccitazione cerebrale. Inoltre il cortisolo aumentala produzione di ossido nitrico vasodilatatore arterioso che peggiora la congestione cerebrale.Tutto questo porta ad un’infiammazione del tessuto cerebrale che abbassa la soglia di eccitabilita’ provocando l’attacco epilettico. E’ frequente riscontrare episodi intestinale che si accompagnano a crisi epilettiche.Molti cani epilettici a me riferiti presentavano come anamnesi remota episodi di infiammazione cronica intestinale La Medicina Integrata Veterinaria attraverso una giusta integrazione cerca di aumentare la produzione di serotonina ridurre la cortisolemia e l’infiammazione ,migliorando il microcircolo e quindi l’eliminazione delle scorie acide (acido lattico ,acido piruvico) nel parenchima cerebrale privilegiando una dieta a base di proteine e grassi (ricchi di omega 3 ) escludendo i carboidrati che alzano la glicemia a cui consegue una rapida caduta seguita da un’innalzamento della cortisolemia
Nella terapia delle crisi epilettiche un grosso aiuto viene dall’uso dei cannabinoidi attraverso ilCBD oil che riesce da solo o in associazione con il farmaco anticonvulsivante (riducendo la dose e quindi la tossicita’) a ridurre il numero delle crisi avvolte anche eliminarle del tutto .
Terapia epilessia idiopatica
Alimentazione
Incrementare la produzione di serotonina
Ridurre la cortisolemia
Normalizzare la produzione di melatonina
Curare l’alterata permeabilita’ intestinale
Eliminare i tossici e metalli pesanti
Farmaci Antiepilettici
Migliorare il microcircolo cerebrale e drenaggio del parenchima cerebrale (antiossidanti,ossigenoozonoterapia).
Spero con questo mio intervento di avere sensibilizzato i proprietari a cercare strade alternative che si possono combinare con il farmaco con l’intento di ridurre il dosaggio o nel migliore dei casi sostituirlo con rimedi meno tossici.
Affermazioni derivanti dalla mia pratica professionale
Dott Alessandro Prota
info@alessandroprota.it
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