INSUFFICIENZA RENALE NEL GATTO ATTENZIONE ALL’USO DEGLI ACE INIBITORI!
ACE INIBITORI: la loro attività fondamentale è quella di ridurre la proteinuria, ossia la perdita di proteine attraverso il rene. In condizioni sperimentali sembra che siano in grado di abbassare l’urea e la creatinina plasmatica, ma in condizioni cliniche questo effetto non è stato dimostrato.
Il loro uso e’ indicato se c’è proteinuria).
Possono essere inutili? sono probabilmente inutili sia quando non c’è proteinuria, sia quando il cane o il gatto si alimentano con una dieta a basso contenuto proteico.
Inoltre questi farmaci riducono la pressione arteriosa il che significa che se ci troviamo davanti ad un gatto che e’ disidratato perche’grazie alla malattia renale urina molto, possiamo aggravare la sua condizione abbassando ulteriormente la sua pressione arteriosa.Questo farmaco quindi prima dell’uso richiede una misurazione della pressione e un continuo controllo dei parametri di laboratorio er accertarsi che non ci sia un peggioramento con aumento dell’uremia.A questo proposito c’e’ da dire che l’uso di questi farmaci ace inibitori sta creando non pochi problemi con peggioramenti fino addirittura alla morte di gatti in terapia .Questo accade spesso perche’, il proprietario somministra una dose sbagliata magari eccessiva .infatti il dosaggio di questi farmaci e’ molto in relazione al peso ,della sensibilita’ del gatto infatti una riduzione del dosaggio fa la differenza ,ecco perche il dosaggio e’ specifico per ogni gatto .Alcuni gatti per il loro metabolismo alterato sono maggiormente sensibili .Spesso l’uso di questi farmaci addirittura viene dato a scopo preventivo il che e’ assurdo .Questi farmaci devono essere somministrati previo controllo della pressione cosa non facile nel gatto infatti la pressione va misurata piu’ volte nell’arco della giornata evitando che il gatto si stressi altrimenti i valori consono attendibili .Inoltre l’uso di questi farmaci viene spinto da una strategia aziendale che sommerge il veterinario da numerosi seminari e congressi dove viene descritto l’uso nelle patologie renali sta’ pero’ al veterinario esperto a saper valutare l’indicazione in relazione allo stato di salute del gatto .
Facciamo un esempio classico del gatto con insufficienza renale disidratato anoressico con episodi di vomito e diarrea .E’ evidente che in questo stadio valori dell’azoto sono alti se alimento il gatto con croccantini specifici cosiddetti renal ,l’alimento secco richiamera’ acqua nell’intestino con ulteriore disidratazione inolte le mucose saranno infiammate con gastrite, enterocolite ,spesso per problemi di bocca con stomatite e dentari dovuti all’uremia l’alimento secco non viene masticato e ingerito per intero peggiorando l’infiammazione delle mucose gastroenteriche e quindi problemi conseguenti alterazione della flora intestinale alterata peristalsi mancato assorbimento e catabolismo proteico dalle masse muscolari consegue un peggioramento del quadro clinico se a questo aggiungo un aceinibitore non faccio che peggiorare la situazione .
Quando un rene non funziona dobbiamo cercare di fare defluire gli scarti azotati verso altri emuntori ,quali l’apparato gastroenterico favorendo la defecazione e l’eliminazione di scarti azotati con il ripristino di una flora intestinale e l’uso di sostanze che assorbono le tossine in eccesso per poi eliminandole per fare questo adoperiamo probiotici ,il chiosano ,oppure l’inulina .
Personalmente spesso uso l’argilla verde ventilata che disinfetta e assorbe tossine .
Consiste nel mettere in un bicchiere d’acqua un cucchiaio di argilla farla riposare tutta la notte e poi dare l’acqua che in superfice nella quantita’ di un cucchiaino al di per bocca per alcuni giorni.
Oltre all’uso di soluzioni che idratano il paziente bisogna aggiungere vitamine del gruppo b correggere il calcio e fosforo ma soprattutto sostenere quella parta di rene che ancora funziona!
E’ questo un punto fondamentale infatti per prolungare la vita del nostro gatto malato e’ fondamentale associare una medicina tradizionale con una stimolazione e sostegno dell’organo malato ,in questo caso il rene
Personalmente associo organoterapici che hanno il compito di liberare i nefroni dagli autoanticorpi in seguito al processo degenerativo,una blanda stimolazione diuretica con gemmoterapici o fitoterapici in associazione alla terapia idratante aiuta ad abbassare i valori ,l’uso di prodotti omotossicologici pulisce il tessuto alterato preservandolo nel tempo.
Inoltre la dieta e’ fondamentale ,la restrizione eccessiva di proteine e’ controindicata in quanto favorisce il catabolismo proteico con riduzione della massa muscolare e l’aumento di scorie azotate ,infatti piu’ il soggetto e’ anziano piu’ e’ esigente di proteine di alta qualita’ e sulla qualità di alcuni prodotti industriali ci sono molte perplessita’ .Alcuni prodotti renal hanno una digeribilita’ molto bassa e non forniscono quelli amminoacidi essenziali indispensabili per il metabolismo del gatto .Il problema sta nel fare mangiare questi soggetti malati che hanno problemi con il gusto che e’ alterato dalla infiammazione delle mucose orali .Va spesso quindi imboccato fino a che il quadro clinico si regolarizzi.
Vedete quindi che in una situazione del genere nonostante la somministrazione di liquidi sottopelle la terapia e’ sbagliata .
Possono essere dannosi? Gli ACE inibitori possono avere come effetto avverso dimostrato nell’uomo il rialzo della creatinina dal 10 a 225% rispetto al livello base. Hanno controindicazioni? Sono controindicati in caso di disidratazione, ipotensione grave, livelli di creatinina molto alti. L’informazione farmaceutica da questo punto di vista tace: secondo le aziende l’unica controindicazione nel gatto è l’allergia, ma purtroppo è evidente che non può essere così. Non ci sono sufficienti studi sulla sicurezza di questi farmaci nei pazienti geriatrici, con malattie concomitanti all’insufficienza renale come l’ipertiroidismo o l’insufficienza cardiaca, e non ci sono dati sulla loro sicurezza in caso di livelli di creatinina superiori a 5 mg/dL.
. La maggior parte delle informazioni scientifiche a disposizione dei medici veterinari, circa l’uso degli ACEinibitori in corso di insufficienza renale, deriva soprattutto dalle aziende farmaceutiche ed è priva di contraddittorio
Nell’insufficienza renale la dieta deve essere ipoproteica, ma ugualmente molto energetica per poter far fronte ai bisogni del metabolismo.
Il gatto è un animale molto difficile per quanto riguarda l’accettazione del cibo: spesso rifiuta un alimento che non gli piace anche per giorni e giorni. In più il suo organismo entra in uno stato di sofferenza metabolica già al secondo giorno di digiuno.
In caso di insufficianza renale conclamata con alterazione del gusto piuttosto che il digiuno è quindi meglio una dieta non ottimale, ma che venga accettata dalla micia alla quale eventualmente sostituire poco alla volta l’alimento dietetico che avete nominato miscelandolo ad esso in proporzioni crescenti.
Potete preparare in casa pasti in cui le proteine della carne siano ridotte di quantità (meglio carni bianche come pollo o tacchino) e provare anche a somministrare la soia nelle varie forme reperibili (latte, tofu, salsa non salata, germe, sostituti della carne…) come fonte di proteine vegetali.
,per evitare scorie azotate intestinali bisogna integrare con aminoacidi essenziali con una piccola quota di carboidrati complessi e l’aggiunta di probiotici e prebiotici per migliorare il microbiota intestinale.
Importante è anche il supporto di vitamine del gruppo B: il lievito di birra ne è un’ottima fonte, si può usare sia quello uso umano che le formulazioni in cialdine apposta per gatti reperibili nei negozi di articoli per animali.
Utile è anche l’integrazione con Alfa-alfa t.m.cordiceps e in alcuni casi di rehmannia glutinosa per regolarizzare la pressione capillare del tessuto renale Per aiutare il rene nel suo lavoro si può somministrare anche Betula pubescens gemme M.G. 1DH in poca acqua a digiuno 1 volta al dì.
Affermazioni derivanti dalla mia pratica professionale
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